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7 maggio 2024 La piattaforma PRISMA per la gestione dei massimali contributivi INPS
Area Normativa Normativa Lavoristica

La piattaforma PRISMA per la gestione dei massimali contributivi INPS

Dal 10 aprile scorso, INPS ha messo a disposizione dei datori di lavoro privati e i loro delegati, la piattaforma PRISMA.

Acronimo di "Prospetto informativo sintetico per il corretto adempimento contributivo in relazione al massimale", PRISMA informa il richiedente, indagando presso le gestioni pensionistiche obbligatorie, tutti gli elementi relativi all’anzianità assicurativa del lavoratore.

Le informazioni, rese dal software, saranno poi utili all'applicazione dell'obbligo relativo al massimale contributivo secondo l’art. 2, comma 18, della legge n. 335/1995

PRISMA INPS: cosa contiene il prospetto informativo?

La piattaforma - si legge nella circolare la n. 48/2024 rilasciata dall’Istituto contente le istruzioni operative - fornisce, infatti, una sintesi dei dati riferiti all’anzianità assicurativa del lavoratore in relazione alla data di prima iscrizione presso le forme pensionistiche obbligatorie gestite dall’Inps o raccolte nell’ambito del Casellario dei lavoratori attivi di cui alla legge n. 243/2004. 

Il prospetto riporterà la data del primo contributo obbligatorio, se precedente al 1° gennaio 1996 oppure, in assenza di questo, la data del primo contributo oggetto di domanda di accredito figurativo o riscatto per periodi precedenti al 1996, con la relativa istanza.

Perché usare PRISMA è importante?

Come è noto, la legge n. 335/1995 ha istituito un massimale contributivo, solo per i contribuenti con anzianità successiva al Gennaio 1996 e rivalutato ogni anno, oltre il quale non è dovuta contribuzione IVS. Basta invece anche un solo contributo obbligatorio, in data anteriore, per far scattare l’obbligo contributivo sull’intero imponibile.

Già a gennaio 2021 l’INPS, con il messaggio n. 5062 del 31 dicembre 2020, aveva informato i contribuenti di aver predisposto i controlli sulle contribuzioni eccedenti i massimali comunicate dai datori di lavoro a partire dal 2015 e, molti datori di lavoro, si erano visti recapitare dall’Istituto diffide salatissime che risultava poi difficile contestare ai dipendenti, soprattutto se cessati.

Ora, una rapida verifica su PRISMA, permetterà dunque di comprendere la corretta applicazione, o meno, del massimale contributivo IVS.

Istruzioni operative per l'uso della piattaforma PRISMA.

Per interrogare la piattaforma è necessario avere in delega il cassetto bidirezionale dell’azienda ed è necessario che il codice fiscale del contribuente sia stato denunciato almeno una volta in un flusso UNIEMENS afferente alla specifica matricola aziendale. 

Cosa non può fare PRISMA.

L’INPS sottolinea che il prospetto avrà un valore esclusivamente informativo e non certificativo, per cui sarà sempre comunque necessario e buona prassi munirsi di autocertificazione all’interno della quale il neo dipendente dichiari la sua situazione previdenziale.

PRISMA inoltre non può che raccogliere i soli dati in possesso di INPS e, in questo senso è impossibile ottenere indicazioni circa contribuzioni, ancorché obbligatorie, ma versate presso altri istituti di previdenza: ad esempio le casse previdenziali ordinistiche o quelle versate presso istituti di previdenza sociale esteri e con i quali sono in vigore accordi che prevedono la totalizzazione contributiva.

Si ricorda infatti che, qualora vi siano periodi contributivi all’estero prima del 1996 e ricondotti per totalizzazione in Italia, anche questi saranno valevoli, al pari della contribuzione da riscatto o figurativa, per l’esclusione dal massimale contributivo stabilito dalla legge 335/1995.