La Direttiva UE 2023/970 mira a rafforzare l’applicazione della parità retributiva tra uomini e donne, introducendo obblighi vincolanti di trasparenza salariale che influenzano le pratiche di assunzione e gestione del personale.

Cos’è la trasparenza salariale: definizione e significato

La Direttiva è stata adottata per ridurre il divario retributivo di genere, che nel 2020 era pari al 13%, un fenomeno legato anche alla scarsa trasparenza nei sistemi salariali. La trasparenza salariale ha come obiettivo quello di fornire ai lavoratori le informazioni necessarie per rivendicare la parità di retribuzione. La retribuzione comprende lo stipendio base e tutti gli altri vantaggi, sia fissi che variabili.

La comparazione tra lavori deve essere basata su criteri oggettivi e neutri rispetto al genere, tra cui:

  • Competenze
  • Impegno
  • Responsabilità
  • Condizioni di lavoro

Leggi e normative sulla trasparenza retributiva

La trasparenza salariale si applica a datori di lavoro pubblici e privati, nonché a tutti i lavoratori e candidati. Gli Stati membri dell’Unione Europea devono recepire la Direttiva entro il 7 giugno 2026.

Obblighi in fase di assunzione (Art. 5)

I datori di lavoro sono tenuti a comunicare la retribuzione iniziale o la fascia salariale prevista per la posizione prima dell’assunzione. È vietato chiedere ai candidati informazioni sulle retribuzioni passate. Inoltre, gli annunci e i titoli delle posizioni devono essere neutrali rispetto al genere.

Trasparenza interna e diritto all’informazione (Art. 6 e 7)

I datori di lavoro devono rendere accessibili i criteri utilizzati per stabilire i salari. Ogni lavoratore ha il diritto di richiedere informazioni relative:

  • Al proprio livello retributivo 
  • Ai livelli medi di retribuzione per sesso di coloro che svolgono lo stesso lavoro o un lavoro di pari valore 

Le informazioni devono essere fornite entro due mesi dalla richiesta. I lavoratori devono essere informati annualmente riguardo al loro diritto di accesso a queste informazioni. Inoltre, non è possibile impedire ai lavoratori di condividere la propria retribuzione.

Obblighi di comunicazione e reporting (Art. 9)

I datori di lavoro con almeno 100 dipendenti sono obbligati a comunicare periodicamente:

  • Il divario retributivo medio e mediano 
  • La distribuzione per sesso nei quartili retributivi 
  • Il divario retributivo per categorie di lavoratori 

Per le aziende con almeno 250 dipendenti, la comunicazione deve avvenire annualmente a partire dal 7 giugno 2027, e la dirigenza deve certificare la correttezza dei dati.

Valutazione congiunta delle retribuzioni (Art. 10)

Le aziende soggette a reporting devono effettuare una valutazione congiunta con i rappresentanti dei lavoratori quando emerge un divario retributivo di almeno il 5%, che non sia giustificato da criteri oggettivi e che non venga corretto entro sei mesi.

 

Vantaggi della trasparenza retributiva per aziende e dipendenti

Per le aziende

  • Riduzione del rischio legale e maggiore compliance: L’adozione di pratiche trasparenti riduce il rischio di controversie legali legate alla discriminazione salariale. 
  • Vantaggio negli appalti pubblici: Le aziende che rispettano gli obblighi di trasparenza salariale possono beneficiare di un vantaggio competitivo negli appalti pubblici. 
  • Gestione efficace delle controversie: La trasparenza aiuta a risolvere le dispute più facilmente, soprattutto grazie all’inversione dell’onere della prova in caso di mancata trasparenza. 

Per i lavoratori

  • Maggiore potere contrattuale: I lavoratori hanno un maggiore potere negoziale grazie alle informazioni preventive sulla retribuzione. 
  • Risarcimento completo in caso di discriminazione: In caso di discriminazione salariale, i lavoratori hanno diritto a un risarcimento completo. 
  • Protezione da ritorsioni: I lavoratori sono protetti da eventuali ritorsioni se decidono di esercitare i propri diritti relativi alla trasparenza salariale. 

La trasparenza salariale non solo promuove l’equità retributiva tra i generi, ma rappresenta anche un vantaggio strategico per le aziende e un’importante protezione per i lavoratori.