L’INPS accelera sulla transizione digitale ed ecologica dando piena operatività ai nuovi incentivi per giovani imprenditori e occupazione under 35. Con le Circolari n. 147 e n. 148 di novembre 2025, l’Istituto ha definito le modalità applicative delle misure introdotte dal Decreto Coesione (D.Lgs. 60/2024).

I benefici previsti sono due e sono tra loro collegati:

  • Esonero contributivo totale per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori under 35
  • Contributo economico diretto per l’avvio dell’attività imprenditoriale

Entrambe le misure sono riservate alle imprese attive nei settori strategici per la transizione green e digitale, individuati dal Decreto Interministeriale del 3 aprile 2025.

 

Esonero contributivo INPS per le assunzioni under 35 (Circolare n. 147)

L’incentivo spetta ai datori di lavoro e giovani imprenditori che effettuano nuove assunzioni a tempo indeterminato nel periodo compreso tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. Anche i lavoratori assunti devono essere under 35.

Importo dell’agevolazione

Il beneficio consiste nell’esonero del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi INAIL, per una durata massima di tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.

  • Massimale mensile: 800 euro per ciascun lavoratore.
  • Rapporti part-time: il massimale viene ridotto proporzionalmente.

Incremento occupazionale e obbligo di restituzione

Per accedere all’esonero è necessario ottenere un incremento occupazionale netto in termini di Unità di Lavoro Annuo (ULA).
La verifica viene effettuata nei 12 mesi successivi all’assunzione. In assenza di incremento delle ULA, l’incentivo dovrà essere interamente restituito.

Cumulabilità dell’incentivo

L’INPS precisa che l’esonero:

  • Non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni contributive, come:
    • Decontribuzione Sud;
    • Incentivi per assunzione di donne o disabili.
  • È invece compatibile con la maggiorazione del costo del lavoro in deduzione prevista dall’art. 4 del D.Lgs. 216/2023.

 

Contributo INPS per l’avvio dell’attività imprenditoriale (Circolare n. 148)

Oltre all’esonero contributivo, le imprese avviate dagli under 35 possono beneficiare di un finanziamento diretto per la fase di start-up: il contributo ammonta a 500 euro mensili, liquidati in forma anticipata e corrisposti direttamente dall’INPS per la durata di tre anni ma, comunque non oltre il 31 dicembre 2028.

Il contributo non concorre alla formazione del reddito d’impresa ai sensi del Testo Unico delle Imposte sui Redditi e, di conseguenza, non è soggetto a tassazione.
La sua fruizione è vincolata esclusivamente al finanziamento delle spese sostenute per:

  • avvio dell’attività;
  • mantenimento dell’impresa.

Tali spese devono essere documentate con cadenza annuale.

Nel caso di imprese costituite in forma societaria, il contributo può essere riconosciuto anche a un solo socio, purché:

  • sia under 35;
  • si trovi in stato di disoccupazione;
  • sia in possesso dei requisiti previsti dalla normativa.

Le domande di accesso al finanziamento devono essere trasmesse telematicamente all’INPS mediante il servizio “Incentivo Decreto Coesione”, entro 30 giorni dall’avvio dell’attività imprenditoriale come indicata nella Comunicazione Unica per la nascita d’impresa ma, se l’attività era stata avviata prima della pubblicazione della Circolare, il 28/11/2025, il termine è di 30 giorni a decorrere da tale data.

Per poter beneficiare di entrambe le misure, l’impresa deve rientrare nella definizione di “piccola impresa” ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014, ovvero occupare meno di 50 dipendenti e realizzare un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro. L’impresa non deve aver distribuito utili né aver rilevato l’attività di altre imprese oltre le soglie consentite. È inoltre fondamentale il rispetto della cosiddetta clausola Deggendorf, che impone di non aver ricevuto e non aver rimborsato aiuti di Stato dichiarati illegali.

La platea dei settori ammessi è particolarmente ampia. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, tra i principali codici ATECO rientrano quelli relativi a: industrie alimentari, industria tessile, fabbricazione di prodotti chimici e farmaceutici, elettronica, fornitura di energia e gestione dei rifiuti, produzione di software, consulenza informatica, telecomunicazioni, attività editoriali e attività professionali e scientifiche.

In sintesi, gli incentivi INPS rappresentano un’importante occasione per sostenere l’occupazione giovanile e l’avvio di nuove imprese nei settori green e digital. Esonero contributivo e contributo economico diretto offrono un concreto vantaggio, purché vengano rispettati con attenzione tutti i requisiti previsti.