Proroga del termine di sospensione delle attività di riscossione, quali novità?

Con un comunicato stampa del 30 aprile scorso, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato l’emanazione di un nuovo provvedimento che slitta alla fine del mese di maggio il termine di sospensione delle attività di riscossione.
Prima conseguenza di ciò è lo slittamento, conseguentemente di un mese, anche della norma che prevede il versamento degli importi dovuti dopo il termine della sospensione.
Qualora non vi fossero altre proroghe, i contribuenti saranno tenuti a versare il dovuto in un’unica soluzione, entro il prossimo 30 giugno.

Sospensione pagamenti Agenzie delle Entrate Riscossione: novità 2021

La prima sospensione per le cartelle esattoriali e per i pignoramenti era stata stabilita più di un anno fa dal c.d. Decreto Cura Italia, intervenendo a sospendere i termini della riscossione dall’8 marzo 2020 al 31 maggio successivo e prevedendo che i versamenti avrebbero dovuto essere effettuati entro il mese successivo al termine del periodo di sospensione. Il riferimento, quindi, resta l’art. 68 del decreto Cura Italia che il perdurare della pandemia ha portato, di proroga in proroga, sino al termine di questi giorni.
Nelle FAQ presenti sul sito ufficiale dell’Agenzia della Riscossione si ricorda che è sempre possibile richiedere la dilazione del debito.

Quali pignoramenti sono sospesi nel 2021?

Sono sospesi tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento, dagli avvisi di addebito e da quelli di accertamento esecutivi, affidati all’Agente della Riscossione, nonché l’invio di nuove cartelle e la possibilità per l’AdR di avviare procedure cautelari o esecutive di riscossione, come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.

Blocco degli sfratti per morosità 2021, cosa prevede il Decreto Sostegni?

Nota a margine, ma da non sottovalutare, è il blocco degli sfratti. Dal 1° luglio 2021, un emendamento approvato in sede di conversione del Decreto Sostegni, prevede la proroga solo per i provvedimenti successivi all’inizio della pandemia. Le esecuzioni di sfratto infatti ripartiranno in base a tre scaglioni temporali, dai procedimenti più vecchi sino ai più recenti.
In particolare, i tre scaglioni sono così suddivisi: per le morosità sorte prima del 28 febbraio 2020 le esecuzioni riprenderanno dal 1° luglio 2021; per le morosità sorte tra il 28 febbraio 2020 e il 30 settembre 2020, le esecuzioni riperderanno dal 1° ottobre 2021; mentre, in ultimo, per le morosità sorte tra il 1° ottobre 2020 al 30 giugno 2021, le esecuzioni riprenderanno dall’anno 2022.