La logistica sta vivendo una trasformazione profonda, guidata dalla digitalizzazione e dalla necessità di rendere le catene di approvvigionamento più green ed efficienti. La sostenibilità non è più un valore aggiunto, ma un criterio competitivo che influenza l’organizzazione dei magazzini, la gestione dei trasporti e persino la selezione del personale.
In questo scenario, sapere come attrarre, valutare e assumere le persone giuste diventa centrale per tutte le aziende che vogliono affrontare il 2026 con una supply chain allineata alle nuove richieste del mercato.
La trasformazione sostenibile della supply chain: cosa cambia entro il 2026
La transizione verso una supply chain sostenibile sta accelerando grazie allo sviluppo di tecnologie come IoT, robotica avanzata e sistemi di tracciabilità in tempo reale. Entro il 2026, queste soluzioni saranno integrate nella maggior parte delle aziende, portando a:
- Gestione più trasparente e precisa
- Riduzione dell’impatto ambientale
- Magazzini energeticamente efficienti e processi data-driven
Tutto ciò richiederà figure professionali nuove e competenze capaci di coniugare performance e sostenibilità.
Perché la sostenibilità è diventata una competenza chiave nella logistica
Non si tratta più solo di “avere a cuore l’ambiente”. La sostenibilità è un driver industriale che impatta direttamente su costi operativi, continuità dei flussi e reputazione aziendale. Le imprese cercano quindi figure in grado di integrare la dimensione green nella pianificazione, nel procurement, nella gestione dei trasporti e nel monitoraggio delle prestazioni secondo gli obiettivi ESG.
I nuovi profili professionali della supply chain sostenibile
La crescente attenzione alla logistica sostenibile favorisce ruoli ibridi, tra cui:
- Sustainability Supply Chain Manager, che coordina strategie ESG lungo la catena del valore
- Specialista in trasporti sostenibili, per soluzioni intermodali, flotte elettriche e riduzione CO₂
- Logistics Data Analyst, che analizzano i dati per prevedere la domanda e ottimizzare le operazioni
Competenze tecniche e soft skill richieste alle figure specializzate nella logistica green
Le competenze più richieste nel 2026 combinano digitalizzazione e sostenibilità:
- Chi opera nella logistica dovrà saper lavorare con sistemi evoluti, interpretare dati, comprendere le normative ambientali e tradurre gli obiettivi ESG in azioni concrete.
- Allo stesso tempo, serviranno soft skill come capacità di visione sistemica, collaborazione interfunzionale, comunicazione efficace e problem solving orientato all’innovazione.
È un’evoluzione che porta la logistica a diventare sempre più strategica e meno operativa, richiedendo profili capaci di adattarsi a un contesto complesso e in continua trasformazione.
Come cambia l’Head Hunting nella logistica sostenibile
L’head hunting nella supply chain non può più limitarsi a valutare esperienza operativa.
Chi si occupa di selezione deve:
- conoscere tecnologie green e trend ESG;
- valutare mindset sostenibile e capacità di guidare la transizione;
- mappare competenze difficilmente identificabili nei CV tradizionali;
- costruire network verticali nel settore della logistica green.
La ricerca dei talenti diventa più strategica e richiede una comprensione approfondita del contesto.
Strategie di recruiting per attrarre talenti della supply chain nel 2026
Per attrarre i migliori talenti della logistica sostenibile, le aziende dovranno adottare approcci innovativi:
- evidenziare progetti concreti di sostenibilità nelle job description;
- proporre percorsi di carriera legati al green supply chain management;
- integrare assessment nei processi di selezione;
- affidarsi a figure Head Hunting con esperienza nel settore;
Le imprese che sapranno far percepire un reale impegno verso la sostenibilità avranno un vantaggio competitivo nella talent attraction
Employer branding e sostenibilità un fattore decisivo
Oggi nella ricerca di un nuovo lavoro, soprattutto le nuove generazioni, scelgono aziende con valori chiari e un impatto positivo sull’ambiente.
Per questo, la sostenibilità è diventata un elemento di employer branding centrale e diventa un criterio chiave per valutare un’azienda. Le imprese attrattive dimostrano coerenza tra dichiarazioni e azioni, investono in tecnologie green e promuovono una cultura orientata alla responsabilità.
Conclusioni: prepararsi oggi per vincere la competizione sui talenti di domani
Prepararsi oggi significa investire in tecnologie, competenze e strategie di recruiting coerenti con la nuova visione della supply chain. La sostenibilità diventa un fattore di attrazione decisivo per costruire team capaci di guidare il settore nel futuro.
Con il servizio di Head Hunting di Zeta Service supportiamo le aziende nell’individuare i profili più qualificati per affrontare le sfide del futuro, unendo competenze specialistiche e sensibilità verso la sostenibilità.