Contattaci!
IT|EN
16 marzo 2020 CIG IN DEROGA: ACCORDO PER LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Aggiornamenti COVID-19

CIG IN DEROGA: ACCORDO PER LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Il 6 marzo 2020, la Regione Emilia – Romagna ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro del proprio territorio finalizzato ad attenuare le conseguenze negative della crisi da “coronavirus”.

ACCORDO REGIONE EMILIA – ROMAGNA

Il 6 marzo 2020, la Regione Emilia – Romagna ha sottoscritto un accordo con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro del proprio territorio finalizzato ad attenuare le conseguenze negative della crisi da “coronavirus”.

Possono accedere alla CIG in deroga tutti i datori di lavoro privati per le unità operative operanti nella Regione, laddove si sia verificata una sospensione o riduzione di orario a seguito delle ordinanze della pubblica autorità. Possono essere interessati anche datori di lavoro di altre Regioni, limitatamente ai lavoratori residenti in Emilia-Romagna che abbiano subito restrizioni di carattere sanitario.

La disposizione comprende anche le imprese appaltatrici di opere e servizi e le cooperative per i loro soci lavoratori con contratto di lavoro subordinato stipulato ai sensi dell’art. 1, comma 3, della legge n. 142/2001 ed esclude soltanto, i datori di lavoro domestici.

La durata dell’integrazione è di 1 mese a decorrere dal 23 febbraio 2020 ed ha quindi, ricorrendone le condizioni, un effetto retroattivo.

Possono accedere unicamente i datori che non hanno la possibilità, nel concreto, di utilizzare altri ammortizzatori (CIGO, CIGS, FIS e Fondi di solidarietà bilaterale) ivi compresa l’ipotesi che ne abbiano usufruito nei limiti massimi previsti (ad esempio, relativamente al quinquennio o al biennio mobile).

La disposizione riguarda tutti i lavoratori dipendenti, senza alcuna eccezione, in forza alla data del 23 febbraio 2020, ivi compresi coloro che non hanno maturato il requisito dei 90 giorni di anzianità aziendale, utili per poter accedere agli altri ammortizzatori: per i lavoratori con contratto a termine il “sostegno regionale” termina alla cessazione del rapporto.

I lavoratori somministrati che possono accedere alla CIG in deroga se, operando presso un datore di lavoro, viene richiesto per gli altri dipendenti un ammortizzatore sociale anche ordinario.

Per i lavoratori intermittenti l’accesso alla CIG in deroga può avvenire nei limiti delle giornate di lavoro effettuate quali emergono dalla media dei 3 mesi precedenti.

La procedura di accesso è abbastanza semplificata: i datori di lavoro devono sottoscrivere un accordo con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, sulla scorta di quello già stipulato a livello regionale. Tale accordo è finalizzato alla certificazione dello stato di difficoltà: successivamente, presentano l’istanza attraverso il sistema reso disponibile dall’Agenzia Regionale per il lavoro, allegando sia l’accordo che un modello di autocertificazione messo a disposizione dall’Agenzia in relazione ai requisiti di accesso.

Le istanze vanno sottoscritte dal legale rappresentante del datore di lavoro ed inviate per posta elettronica all’indirizzo arlavoro.servipl@postacert.emilia-romagna.it: l’Agenzia, entro le 48 ore successive, invia le domande all’INPS ed effettua, con l’Istituto, un costante monitoraggio sulla spesa.

Le parti che hanno sottoscritto l’accordo sanno perfettamente che per le imprese che utilizzano il FIS, nei prossimi giorni, si dovrebbe procedere ad un allargamento delle causali: ebbene, chi al momento non può accedervi, pur avendone diritto, potrà rientrare nelle integrazioni previste per la CIG in deroga fino alla emanazione del Decreto di modifica per il FIS.