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17 febbraio 2021 Contratto di espansione 2021, novità e requisiti in Legge di Bilancio
Area Normativa

Contratto di espansione 2021, novità e requisiti in Legge di Bilancio

La Legge di Bilancio 2021 proroga la possibilità di utilizzo del Contratto di espansione, una misura di ammortizzatore sociale che sostituisce il contratto di solidarietà espansivo.

Contratto di espansione 2021, che cos'è? 

Il contratto di espansione 2021 è una misura sperimentale introdotta dal Decreto Crescita. Si tratta di una sorta di ammortizzatore sociale che ha sostituito il contratto di solidarietà espansivo.
La misura inizialmente è stata introdotta per le imprese con almeno 1000 dipendenti; la Legge di Bilancio 2021 ne proroga la possibilità di utilizzo anche per tutto l’anno in corso e apporta alcune modifiche al fine di estenderne la platea di beneficiari.

Contratto di espansione 2021, in cosa consiste?

Il contratto di espansione è uno strumento con una duplice finalità che permette alle imprese di aumentare la propria competitività attraverso processi di crescita interna.
La prima possibilità di utilizzo riguarda le grandi aziende che sono interessate da processi di riorganizzazione aziendale volti a innovare parte del processo aziendale e incrementare lo sviluppo tecnologico.
Le imprese interessate devono prevedere progetti di formazione e riqualificazione dei lavoratori in organico e l’assunzione di nuove professionalità.

  • La formazione del personale può essere avviata attraverso una riduzione dell’orario medio di lavoro e il datore può anche richiedere il trattamento straordinario di integrazione salariale (Cigs) per un massimo di 18 mesi.
     
  • Il contratto di espansione può essere utilizzato anche come scivolo pensionistico perché permette l’accompagnamento all’uscita anticipata dei lavoratori ai quali non manchino più di 5 anni al raggiungimento del primo accesso pensionistico utile (pensione di vecchiaia o anticipata).

Pensioni e contratto di espansione 2021, cosa cambia? 

Per l’anno 2021 i requisiti per l’accesso alla pensione sono rispettivamente:

  • per la pensione di vecchiaia 67 anni di età e 20 anni di contribuzione;
  • per la pensione anticipata 42 anni e 10 mesi per gli uomini e un anno in meno per le donne.

Il datore di lavoro potrà infatti inserire all’interno del contratto di espansione un accordo di mobilità non oppositiva. I lavoratori che vogliono aderire allo scivolo pensionistico dovranno esprimere il loro consenso in modo esplicito e per iscritto.

Il rapporto di lavoro si risolverà e i lavoratori aderenti avranno diritto all’erogazione di un assegno mensile pari all’importo dell’assegno pensionistico al quale avrebbero diritto alla data di risoluzione del rapporto di lavoro.

La provvista sarà fornita dal datore di lavoro all’Inps in misura differenziata a seconda che il primo accesso pensionistico sia la pensione di vecchiaia o anticipata.

  • In caso di accompagnamento alla pensione di vecchiaia il datore di lavoro dovrà versare solo l’assegno pensionistico mensile per 13 mensilità, scontato del valore della Naspi teoricamente spettante al lavoratore (la durata massima dell’assegno di disoccupazione è due anni per un importo massimo di 24000 euro a dipendente).
  • In caso di accompagnamento alla pensione anticipata il datore di lavoro dovrà versare oltre all’assegno mensile anche la contribuzione correlata (anche questa scontata della contribuzione figurativa sulla Naspi, circa 15000 euro a dipendente in caso di durata massima).

La Legge di Bilancio 2021 non modifica la struttura del contratto di espansione ma cerca di ampliarne la platea dei destinatari.
Viene infatti previsto che il contratto di espansione possa essere utilizzato anche dalle aziende che occupano almeno 500 dipendenti e solo per l’utilizzo come scivolo pensionistico per le società che occupino almeno 250 lavoratori.

La Legge di Bilancio 2021 ha inoltre previsto che il datore di lavoro che intende utilizzare lo strumento come scivolo pensionistico dovrà stipulare anche un’apposita fideiussione bancaria contro il rischio di insolvenza.

Inoltre per le aziende con almeno 1000 dipendenti, la Legge di Bilancio 2021 ha previsto l’obbligo di un’assunzione ogni tre lavoratori aderenti all’esodo pensionistico.
A fronte di tale impegno, la Legge di Bilancio 2021 prevede un ulteriore abbattimento dei costi per il datore di lavoro.
Viene infatti previsto un ulteriore sconto pari ad un’annualità di Naspi  (circa 8500 euro a lavoratore  e in caso di accompagnamento alla pensione anticipata verrà erogato un ulteriore sconto contributivo pari a 7500 euro circa.

Requisiti per il contratto di espansione 2021 

Il contratto di espansione deve essere stipulato in sede governativa d’intesa con il Ministero del Lavoro e con le rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative.

Il contratto di espansione deve contenere:

  • il numero dei lavoratori da assumere e dei profili professionali
  • la programmazione temporale delle assunzioni
  • la percentuale di riduzione media dell’orario di lavoro
  • il numero dei lavoratori che possono accedere allo scivolo pensionistico
  • il progetto formativo