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18 aprile 2025 ISOPENSIONE 2025: GUIDA PER LAVORATORI E AZIENDE
Area Normativa Normativa Lavoristica

ISOPENSIONE 2025: GUIDA PER LAVORATORI E AZIENDE

Cos’è l'Isopensione?

L'isopensione è uno strumento di esodo introdotto in Italia dalla Legge Fornero (art. 4 della Legge n. 92/2012). È pensato per anticipare l'uscita dei lavoratori dall'azienda per pensionamento, consentendo alle aziende di favorire il ricambio generazionale o gestire eventuali riduzioni di personale.

Chi può accedervi? Requisiti e condizioni per accedere all'isopensione

L'isopensione è riservata alle aziende del settore privato con più di 15 dipendenti. I lavoratori che possono accedervi sono quelli prossimi al raggiungimento dei requisiti per la pensione ordinaria, ossia la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata.

  • Pensione di vecchiaia: il requisito attuale è di 67 anni di età anagrafica.
  • Pensione anticipata: si può accedere senza limiti di età al raggiungimento dei seguenti requisiti contributivi:
    • 41 anni e 10 mesi per le donne;
    • 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

Questi requisiti sono fermi fino al 2026, grazie al blocco dell'adeguamento alla speranza di vita. Dal 2027, potrebbero aumentare in base all'andamento della speranza di vita, salvo proroghe.

Inizialmente, l’isopensione permetteva un anticipo massimo di 4 anni rispetto alla pensione ordinaria. La Legge di Bilancio 2018 ha esteso tale periodo, e ora, fino al 2026, è possibile anticipare fino a 7 anni.

Come funziona l'Isopensione?

L'azienda deve stipulare un accordo sindacale con le sigle maggiormente rappresentative a livello aziendale. Questo accordo stabilisce il numero di lavoratori che potranno accedere all'isopensione e le relative condizioni di adesione.

Una volta avviata la procedura di esodo, i lavoratori possono aderire volontariamente allo scivolo pensionistico. L'azienda, tramite il portale INPS, invia la domanda per l'isopensione, caricando i dati anagrafici dei lavoratori aderenti. L’INPS, attraverso le proprie sedi territoriali, certificherà la data di accesso alla pensione, la tipologia (anticipata o di vecchiaia) e l'importo dell’isopensione.

L’importo dell’isopensione corrisponde alla pensione maturata dal lavoratore fino al mese di cessazione.

Una volta individuati i lavoratori aventi diritto, l’azienda può cessare il rapporto di lavoro senza dover pagare il ticket di licenziamento NASPI.

Come funzionano i pagamenti dell'Isopensione?

L'isopensione è un importo mensile erogato per 13 mensilità, pagato direttamente dall'INPS ai lavoratori. Tuttavia, l’intero importo è finanziato dal datore di lavoro, che dovrà versare mensilmente all'INPS una provvista pari all'importo dell'isopensione.

Inoltre, l'azienda è tenuta a versare anche la contribuzione correlata all’INPS. Questa contribuzione, calcolata sulla base della media settimanale degli ultimi 4 anni di retribuzione, alimenta la futura pensione del lavoratore, aumentando l’importo della pensione quando il lavoratore raggiungerà i requisiti per il pensionamento.

L'importo dell'isopensione e della contribuzione correlata viene versato dal datore di lavoro fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione ordinaria.

Poiché l’isopensione costituisce un reddito, è soggetta alla tassazione ordinaria IRPEF.

La fideiussione bancaria per l'isopensione

Poiché l'azienda è obbligata a versare la provvista mensile all'INPS, è richiesta una fideiussione bancaria per garantire la solvibilità dell’impegno finanziario verso i lavoratori. Questo strumento serve a tutelare la continuità del pagamento in caso di difficoltà economiche dell'azienda.

L'isopensione rappresenta un valido strumento di accompagnamento verso la pensione ordinaria, particolarmente utile in contesti di riorganizzazione aziendale. Tuttavia, essendo uno strumento oneroso, richiede una solida sostenibilità economica da parte dell'azienda.