Cosa cambia con il Decreto Aiuti bis

Il Decreto Legge 9 agosto 2022, n. 115, cd. Decreto Aiuti Bis ha introdotto diverse novità per il mondo del lavoro che sono in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, pertanto dal 10 agosto 2022.

Tra le diverse novità affermate dalla nuova misura legislativa, spicca sicuramente la misura contenuta nell’art. 12 del Decreto Aiuti Bis relativa al welfare aziendale.

Si tratta dell’aumento a 600 euro, per il solo anno 2022, della soglia di esenzione da tassazione delle erogazioni liberali di beni e servizi ai lavoratori dipendenti, cd. fringe benefits.

L’attuale situazione economica delle famiglie italiane, dovuta anche al noto problema del caro bollette, ha spinto il legislatore a estendere il limite complessivo di 600 euro anche alle somme erogate o rimborsate ai dipendenti dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche, del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Tale previsione è una deroga a quanto stabilito dall’articolo 51, comma 3, del Tuir e, in maniera del tutto innovativa, riconosce la non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente anche alle “somme erogate o rimborsate” ai lavoratori per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas.

In cosa consiste l’innalzamento della soglia dei Fringe benefits

I fringe benefits non concorrono a formare il reddito e sono dunque esenti sia fiscalmente che sotto il profilo contributivo.

Sostanziali sono le differenze rispetto alle norme analoghe che sono state adottate negli ultimi due anni. Negli anni 2020 e 2021 infatti, l’importo esente era stato raddoppiato a 516,46 euro.

La nuova norma, anche se solo per l’anno 2022, non si limita infatti ad innalzare a 600 euro il valore dei fringe benefits esenti (come ad esempio l’auto aziendale, le polizze assicurative sulla vita, ecc) ma fa rientrare nel limite di esenzione dal pagamento di contributi previdenziali ed imposte anche le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

I vantaggi per le aziende e i lavoratori

A seguito dell’introduzione di questa misura, pur in assenza di chiarimenti ufficiali da parte dell’Amministrazione Finanziaria, sono sicuramente notevoli i vantaggi per le aziende ed i lavoratori.

Le aziende potrebbero riconoscere beni e servizi ai lavoratori dipendenti senza sostenere costi aggiuntivi entro un limite di esenzione sicuramente superiore a quello dei 258,23 euro previsto dall’articolo 51, comma 3, del Tuir e contribuire alle spese sostenute dai lavoratori per le utenze domestiche di acqua, luce e gas.

I lavoratori, di conseguenza, potrebbero ricevere degli importanti aiuti economici in un regime di esenzione fiscale e contributiva.

Vale la pena ricordare, infine, che al valore limite dei 600 euro si può sommare anche l’importo massimo di 200 euro dei buoni benzina o dei titoli analoghi ricevuti dal datore di lavoro, che è stato previsto, anche in questo caso per il solo anno 2022, dall’art. 2 del Decreto Legge n. 21/2022.

In questo modo i lavoratori dipendenti potrebbero beneficiare dell’esenzione dalla tassazione fino ad un importo massimo di 800 euro.