Decontribuzione Sud 2022: proroga fino al 31 Dicembre 2022
La Commissione europea, con decisione C (2022) 4499 final del 24 giugno, proroga fino al 31 dicembre 2022 la decontribuzione per le aziende che impiegano personale dipendente nelle regioni meridionali quali: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Decontribuzione Sud 2022, come funziona?
In precedenza l’agevolazione era stata autorizzata con scadenza al 30 giugno 2022, ma, in base alla legge 178/2020, dovrebbe essere operativa fino al 2029 con una riduzione progressiva dell’aliquota di sgravio sulla contribuzione aziendale.
Per gli anni 2023-2025 la riduzione prevista è nella misura del 30% della contribuzione a carico del datore di lavoro, senza alcuna soglia massima: questa caratteristica rende la misura particolarmente appetibile soprattutto per i lavoratori con retribuzioni medio-alte.
La riduzione, dalla quale sono escluse le imprese dei settori finanziario e agricolo e i datori di lavoro domestico, non copre però tutte le voci contributive. Infatti restano escluse alcune, ormai consuete, forme di contribuzione come: quella al Fondo di Tesoreria; quella eventualmente dovuta ai fondi di solidarietà; il contributo integrativo Naspi (0,30%) che finanzia la formazione continua dei lavoratori; le contribuzioni di tipo solidaristico, nonché premi e contributi dovuti all’Inail.
Da menzionare che la decontribuzione Sud, rivolgendosi sia al personale in forza, sia ai nuovi assunti a tempo indeterminato e a tempo determinato, non riveste natura di incentivo all’assunzione. Conseguentemente non prevede il rispetto dei principi generali sanciti dall’articolo 31 del Dlgs 150/2015.
Tuttavia, trattandosi di un beneficio contributivo, trovano applicazione le disposizioni contenute nei commi 1175 e 1176 dell’articolo 1 della legge 296/2006.
Questo significa che i datori di lavoro hanno diritto all’esonero se sono in possesso del Durc, se non hanno violato le norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro, se rispettano gli altri obblighi di legge in materia e se non contravvengono alle regole imposte da accordi e contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Le novità introdotte sulla Decontribuzione Sud
La deroga temporanea alla normativa in materia di aiuti di Stato alle imprese, che trova la sua motivazione nelle conseguenze economiche derivanti dal conflitto in essere in Ucraina, consente quindi ai datori di lavoro di continuare a poter contare su una riduzione dei contributi in misura pari al 30 per cento fino alla fine del 2022.