In data 29 dicembre 2022 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 303 la Legge 29 dicembre 2022 n 197 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 “. 

Di seguito una sintesi delle principali novità.

Novità relative al Fisco

Detassazione premi produttività – Riduzione dell’imposta sostitutiva applicabile ai lavoratori dipendenti (art. 1, comma 63)

La disposizione stabilisce una riduzione al 5 per cento, invece del vigente 10 per cento, dell’aliquota sostitutiva applicabile alle somme erogate nel 2023 sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa.

Novità Lavoro e Pensioni

Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti (art. 1, comma 281)

Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, è previsto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati – esclusi i lavoratori domestici – pari al:

  • 2% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 2.692 euro;
  • 3% se la retribuzione imponibile non eccede l’importo mensile di 1.923 euro.

La retribuzione imponibile è parametrata su base mensile per 13 mensilità e i limiti di importo mensile sono maggiorati del rateo di tredicesima per la competenza del mese di dicembre.

Assunzioni agevolate (art. 1 c. 294-299)

Aumenta da 6.000 a 8.000 euro la soglia massima di fruizione dell’esonero contributivo totale per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel 2023 di:

  • giovani under 36;
  • donne svantaggiate (anche assunte a termine);
  • beneficiari del reddito di cittadinanza.

L’efficacia della misura è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea.

Disposizioni in materia di pensione anticipata – Quota 103  (art. 1 commi 283 – 285)

Si introduce per il 2023 un trattamento pensionistico anticipato al quale può accedere chi, entro il 31 dicembre 2023, ha un’età anagrafica di almeno 62 anni e un’anzianità contributiva di almeno 41 anni. Questo a condizione che il valore lordo mensile del trattamento di pensione anticipata non sia superiore a 5 volte il trattamento minimo.

I lavoratori che rimangono in servizio, pur avendo maturato i requisiti pensionistici di Quota 103, possono richiedere al datore di lavoro la corresponsione in proprio favore di un bonus corrispondente alla quota di contribuzione alla gestione pensionistica, con conseguente esclusione del versamento della quota contributiva e del relativo accredito.

Proroga APE Sociale (art. 1, commi 288 – 291)

Prorogata per tutto il 2023, l’Ape sociale conferma anche per quest’anno la possibilità di accedere alla misura qualora siano in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 36 anni, ridotta a 32 anni nel caso di operai edili, ceramisti e conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.

Possono beneficiare di tale misura gli addetti a mansioni gravose o pesanti, qualora svolgano tali attività da almeno 7 anni negli ultimi 10 o da almeno 6 anni negli ultimi 7.

Opzione donna (art. 1, commi 292)

Confermata per tutto il 2023 l’Opzione donna con nuovi requisiti. Possono accedere al trattamento pensionistico anticipato le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni (ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di 2 anni) e che si trovano in una delle seguenti condizioni:

  • assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • hanno una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% (accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile);
  • sono lavoratrici licenziate, o dipendenti, da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso il Ministero per le imprese e il Made in Italy. In questo caso, la riduzione di 2 anni del requisito anagrafico di 60 anni trova applicazione a prescindere dal numero di figli.

Novità per le Famiglie e Imprese

Congedo parentale (art. 1 c. 359)

Ai lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente al 31 dicembre 2022, è riconosciuto un mese in più di congedo parentale all’80% (anziché al 30%) della retribuzione, da utilizzare entro il sesto anno di vita del bambino (o entro il sesto anno dall’ingresso in famiglia del minore nel caso di adozione o affidamento), riconosciuto in alternativa alla madre o al padre (o in alternativa per frazioni di periodo).

Smart working lavoratori fragili (art. 1 c. 306)

Confermato fino al 31 marzo 2023 per i lavoratori fragili, sia del settore pubblico che del privato, il diritto di lavorare in smart working. Questo anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento.