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1 giugno 2023 Considerare l'upskilling e il reskilling in fase di selezione del personale
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Considerare l'upskilling e il reskilling in fase di selezione del personale

Upskilling e reskilling permettono ai dipendenti di acquisire nuove competenze e crescere all’interno dell’azienda, anche se oggi tenere presenti le skills del candidato è diventato cruciale già in fase di recruiting. 

I cambiamenti nell’economia globale, infatti, hanno evidenziato non solo la necessità di migliorare le competenze in un'ottica di riqualificazione della forza lavoro, ma hanno anche reso chiara l’esigenza di un cambio di rotta nella modalità di selezione e acquisizione dei talenti

Vediamo nel dettaglio perché questi due processi sono diventati così importanti.

Cominciamo dalla definizione di upskilling e reskilling.

Upskilling e reskilling: cosa sono?

Upskilling e reskilling indicano due processi diversi ma fondamentali per potenziare le competenze del personale, attraverso l’integrazione delle competenze o la riprofessionalizzazione. In particolare:

  • Upskilling: Con questo termine si indica l’adozione di nuove competenze da parte delle risorse, come abilità tecniche o soft skill, per aggiornarsi e migliorare nella loro attuale job position;
  • Reskilling: Con questo termine si indica l’acquisizione di nuove competenze del tutto diverse per un riposizionamento professionale e lo svolgimento di una diversa mansione.

I percorsi di upskilling e reskilling si concretizzano attraverso le più diverse metodologie dalla formazione, al coaching al mentoring da parte degli stessi manager.

Upskilling e reskilling: cosa fare prima di valutare un percorso di selezione?

Una prima indicazione è quindi quella di fare una valutazione delle proprie risorse già presenti in azienda in ottica di reskilling e upskilling prima di procedere alla ricerca di risorse all’esterno.

Per impostare il percorso di upskillig e reskinlling più utile e fuzionale per la risorsa e per le esigenze dell’azienda, la funzione hr dovrà condurre un processo di ascolto e analisi

  • Identificare e analizzare la presenza di un effettivo gap di competenze interno all’azienda;
  • Identificare le risorse potenzialmente disponibili e pronte ad affrontare un percorso;
  • Identificare degli obiettivi evolutivi e dei relativi kpi di monitoraggio, dall’evoluzione dei comportamenti all’apprendimento di aspetti tecnici, all’incremento di una specifica performance;
  • Monitorare costantemente il livello di competenze in un’ottica di formazione continua rispetto allo sviluppo dei propri mercati e delle competenze che favoriscono un approccio efficace ai cambiamenti.

I vantaggi dell'upskilling e del reskilling dei dipendenti

Progettare percorsi di upskilling e reskilling per i dipendenti aiuta le aziende a restare competitive nonostante i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, ma è anche vantaggioso per altri aspetti.

In particolare, implementare una strategia di formazione continua a scopo di riqualificazione o upgrade delle competenze del dipendente serve a:

  • Rendere l’azienda più versatile e reattiva rispetto alle dinamiche del mercato;
  • Mantenere il personale motivato, facendolo sentire valorizzato;
  • Aumentare la produttività e ridurre il tasso di turnover;
  • Migliorare le performance e la qualità del lavoro svolto, con effetti positivi sulla brand reputation;
  • Ridurre i costi di acquisizione di nuovo personale.

Questi vantaggi sono un'enorme risorsa per le aziende nel contesto dinamico di oggi, Reskilling e upskilling rappresentano una concreta opportunità anche in fase di recruiting.

Valorizzare le soft skill in fase di recruiting a favore di upskilling e reskilling

Se nel passato le hard skill e la lunga esperienza nel ruolo di un candidato erano le competenze principali per cui veniva assunto, oggi più che mai i recruiter valorizzano le carriere eterogenee e il possesso delle soft skill. 

Esperienze e competenze diverse sono indice di una figura professionale aperta al cambiamento e con grande capacità di adattamento alle nuove situazioni, skill fondamentali nell’era di forte trasformazione che coinvolge le organizzazioni. 

Secondo il World Economic Forum le 10 competenze più importanti per le aziende nel 2023 sono:

  1. Pensiero analitico
  2. Pensiero creativo
  3. Resilienza, flessibilità e agilità
  4. Motivazione e consapevolezza di sé
  5. Curiosità 
  6. Alfabetizzazione tecnologica
  7. Affidabilità e attenzione ai dettagli
  8. Empatia e ascolto attivo
  9. Leadership
  10. Controllo qualità

Come si vede, si tratta di competenze trasversali e soft skill piuttosto che titoli di studio, qualifiche specifiche o competenze tecniche poiché le aziende hanno iniziato a valorizzare il potenziale delle persone più che le esperienze passate. 

Per considerare upskilling e reskilling già in fase di recruiting, le risorse umane incaricate della selezione del personale dovrebbero scrivere la job description indicando i risultati attesi e le abilità richieste per il ruolo, senza porre barriere e limitazioni circa gli anni di esperienza o i titoli di studio.

Durante l’intervista, la fase più critica, il recruiter dovrebbe saper porre le domande giuste per valutare le soft skill più importanti, mentre le hard skill possono essere valutate con test specifici.

Se hai bisogno di supporto per selezionare oggi i migliori candidati per la tua azienda, valutando anche il loro potenziale di upskilling e reskilling, possiamo aiutarti con un servizio professionale e qualificato. Contatta subito la nostra business unit Individua e, insieme, sceglieremo il percorso più adatto per la tua realtà.