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8 marzo 2023 Bonus benzina, novità e come ottenerlo per il 2023
Area Normativa Normativa Lavoristica

Bonus benzina, novità e come ottenerlo per il 2023

Prevista anche per il 2023 la possibilità per i datori di lavoro privati di riconoscere buoni benzina fino a 200 euro per ciascun lavoratore.

Lo prevede il decreto sulla trasparenza del prezzo dei carburanti: il D.L. n. 5/2023.

Chi ha diritto al bonus carburante?

In particolare, si tratta della misura sperimentale già introdotta nel 2022, a favore dei lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla tipologia di rapporto di lavoro subordinato.

Il buono benzina può essere riconosciuto anche al singolo lavoratore come trattamento ad personam e senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

Il valore fino a 200 euro non deve essere considerato al fine del raggiungimento del limite di esenzione di 258,23 annuo per i beni e servizi prestati ai sensi dell’art. 51, comma 3, TUIR.

Si tratta formalmente della proroga di una misura già introdotta per l’anno 2022 dal D.L. n. 21/2022 (decreto Ucraina) con una particolarità.

Il bonus benzina 2023 è soggetto ai contributi INPS?

L’iter di conversione in legge del decreto Trasparenza carburanti (D.L. n. 5/2023) dovrebbe introdurre una deroga al regime dell’armonizzazione delle basi imponibili fiscali e contributive e modificare la disciplina dei buoni carburanti.

Nello specifico, viene previsto che l'esclusione dal concorso alla formazione del reddito del lavoratore dei buoni benzina non rileva ai fini contributivi.

L’erogazione del bonus benzina nel 2023 risulta pertanto meno vantaggiosa per il lavoratore, che vedrà l’importo ridotto dalla trattenuta previdenziale, e costerà di più al datore di lavoro, tenuto al versamento dei contributi sul valore del buono (che si ricorda essere comunque una liberalità decisa dal datore di lavoro e che rientra nel costo del lavoro).

Per quanto riguarda la deducibilità in capo al datore di lavoro, il costo connesso all’acquisto dei buoni carburante è integralmente deducibile dal reddito d’impresa.

I buoni sono da considerarsi, anche quest’anno, una misura eccezionale che potrà essere riconosciuta ai lavoratori fino al 12 gennaio 2024 e fruita anche in un momento successivo.

Si immagina una conferma anche per il 2023 dei chiarimenti già forniti per il buono 2022, in ogni caso il riferimento è l’art. 51, comma 1, del TUIR, il quale considera percepiti nel periodo d’imposta anche le somme e i valori corrisposti entro il 12 gennaio del periodo d’imposta successivo a quello a cui si riferiscono (principio di cassa allargato).