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14 aprile 2020 Coronavirus: il Decreto Cura Italia introduce un bonus di 100 euro in busta paga
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Coronavirus: il Decreto Cura Italia introduce un bonus di 100 euro in busta paga

Il Decreto Cura Italia ha introdotto una misura di sostegno economico per i lavoratori, ovvero un premio di 100 euro in busta paga. Ecco cosa c'è da sapere.

Cura Italia, bonus di 100 euro in busta paga per lavoratori dipendenti: cosa c'è da sapere?

Il Governo, con il Decreto Cura Italia contenente misure di contrasto al Coronavirus Covid-19, ha introdotto una misura di sostegno economico per i lavoratori
Si tratta di un premio di 100 euro ai lavoratori dipendenti, erogato dai datori di lavoro, rapportato al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel mese di marzo 2020.
Nel dettaglio, è prevista l'erogazione di 100 euro in busta paga a favore dei lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, con reddito complessivo non superiore a € 40.000 nell'anno d'imposta precedente, quindi nell’anno 2019. Il premio non concorre alla formazione del reddito ed è riconosciuto in via automatica dal datore di lavoro, in qualità di sostituto d'imposta, a partire dalla retribuzione corrisposta nel mese di aprile e comunque entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno.

Bonus 100 euro: i requisiti per ottenerlo 

La circolare numero 8E del 3 aprile 2020 dell'Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sull'applicabilità della norma rispondendo ad una serie di quesiti:

  • QUANTIFICAZIONE DEL PREMIO

L'Agenzia afferma che il premio di 100 € spetta in base al “rapporto tra le ore effettive lavorate nel mese e le ore lavorabili come previsto contrattualmente.” Per i lavoratori con orario di lavoro parziale non vi sarà una riduzione del premio, che sarà sempre determinato in base al periodo di lavoro svolto presso la sede di lavoro. La formula per determinare il premio sarà quindi la seguente: 100 x (ore lavoro svolto presso sede/orario contrattuale lavorabile rapportato). Lo stesso incentivo spetta anche se il rapporto di lavoro si è interrotto nel mese di marzo 2020.

  • PREMIO E LAVORATORI DIPENDENTI IN SERVIZIO ESTERNO

La norma specifica che l'attività lavorativa, ai fini della maturazione del premio Coronavirus, debba essere svolta presso la sede di lavoro. Si conferma il riconoscimento del bonus anche a coloro che hanno prestato la loro attività lavorativa in trasferta presso clienti o in missione o presso sedi secondarie dell'impresa.

Per la verifica del limite dei € 40.000 di reddito nell'anno precedente si deve considerare esclusivamente il reddito soggetto ad imposta ordinaria e non anche quello assoggettato a tassazione separata o ad imposta sostitutiva.
Nel caso in cui il datore di lavoro tenuto all'erogazione del premio sia diverso da quello che ha rilasciato la CU 2020, il dipendente dovrà rilasciare un'autodichiarazione in cui attesta l'importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell'anno precedente.

Bonus 100 euro in busta paga: i lavoratori esclusi 

Restano invece esclusi dalla maturazione dell'importo i giorni di lavoro svolti in modalità smart working, “ovvero al di fuori dell'ordinaria sede di lavoro e/o degli ordinari luoghi in cui tradizionalmente viene prestata l'attività lavorativa, anche se funzionalmente e strutturalmente collegati ad essi attraverso l'ausilio di strumenti di comunicazione informatici e telematici.”

Decreto Cura Italia: come viene recuperato il bonus dal datore di lavoro?

Il bonus erogato viene recuperato dal datore di lavoro mediante compensazione in F24 utilizzando i seguenti codici tributo (Ris. AE 31 marzo 2020 n. 17/E):

  • "1699", per i datori di lavoro privati;

Ai fini della compensazione, i modelli F24 devono essere presentati esclusivamente attraverso i servizi telematici; non è prevista la presentazione preventiva della dichiarazione da cui emerge il relativo credito e neppure gli altri limiti previsti per l'utilizzo in compensazione dei crediti di imposta.