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13 settembre 2024 PROROGA DELLA DECONTRIBUZIONE SUD FINO AL 31 DICEMBRE 2024
Area Normativa Normativa Lavoristica

PROROGA DELLA DECONTRIBUZIONE SUD FINO AL 31 DICEMBRE 2024

La Legge di Bilancio 2021 ha introdotto la decontribuzione sud fino al 31 dicembre 2029.

La misura agevolativa deve essere tuttavia autorizzata da parte della Commissione Europea.

Quest’ultima ha prorogato lo sgravio contributivo sud fino al 31 dicembre 2024, a condizione che l’aiuto sia concesso entro il 30 giugno 2024.

La decontribuzione sud è pari allo sgravio del 30% dei contributi previdenziali a carico dei datori di  lavoro.

Estensione dell’agevolazione per le imprese del Mezzogiorno: cosa prevede la proroga?

La proroga della decontribuzione prevede che lo sgravio contributivo sud possa trovare applicazione solo per le assunzioni effettuate entro il 30 giugno 2024. Rimangono pertanto esclusi i rapporti di lavoro instaurati successivamente a tale data.

Rientrano nell'applicazione della misura agevolativa anche quei lavoratori, assunti entro il 30 giugno 2024, che siano successivamente prorogati con contratto a termine o siano trasformati a tempo indeterminato. 

Rimangono invariate le condizioni per usufruire dello sgravio contributivo sud, ossia:

  • il rapporto di lavoro deve svolgersi in una sede ubicata in una regione del sud Italia;
  • rispetto dei massimali di erogazione degli aiuti di stato ricompresi nel Temporary Crisis and Transition Framework.

Nel particolare, sono ammessi quegli aiuti di importo non superiore a:

  • 335.000 euro per le imprese operanti nel settore della pesca e dell'acquacoltura;
  • 2.250.000 euro per tutte le altre imprese ammissibili al regime di aiuto.
  • Possesso di Durc regolare;
  • assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
  • rispetto degli accordi e contratti collettivi.

La decontribuzione non ha natura di incentivo all’assunzione e, pertanto, non è soggetta all’applicazione dei principi generali in materia di incentivi all’occupazione ex D.Lgs n. 150/2015.

Sono esclusi dalla possibilità di applicare lo sgravio contributivo sud i datori di lavoro agricoli e di lavoro domestico, nonché le imprese operanti nel settore finanziario.

Come beneficiare della Decontribuzione Sud: istruzioni operative aggiornate

L’Inps con la circolare 82 del 17 luglio 2024 fornisce le istruzioni operative per usufruire della decontribuzione sud.

I datori di lavoro interessati possono utilizzare nel flusso uniemens, a partire dalla competenza di luglio 2024 i codici per recuperare lo sgravio in esame.

A partire dal mese di agosto dovrà essere valorizzata anche la data di assunzione del lavoratore.

La fruizione della Decontribuzione Sud per l’arretrato del mese  di luglio 2024 potrà essere gestita esclusivamente nei flussi Uniemens di competenza agosto, settembre o ottobre 2024.

Scadenza e modalità di calcolo della Decontribuzione Sud

La Legge di Bilancio 2021 ha previsto la decontribuzione sud fino al 31 dicembre 2029, in misura pari al:

  • 30% dei complessivi contributi previdenziali, fino al 31 dicembre 2025;
  • 20% dei complessivi contributi previdenziali, per gli anni 2026 e 2027;
  • 10% dei complessivi contributi previdenziali, per gli anni 2028 e 2029.

Al momento la Commissione Europea lo ha autorizzato fino al 31 dicembre 2024.

Lo sgravio contributivo sud è pari all’esonero del 30% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi dovuti all’Inail.

L’esonero si applica ai rapporti di lavoro subordinato attivi in una regione del Sud Italia.

Per sede di lavoro si intende l’unità operativa presso cui sono denunciati in uniemens i lavoratori. La prestazione lavorativa si deve svolgere in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Se il datore di lavoro ha sede legale in una regione diversa dovrà richiedere all’Inps il codice autorizzazione 0L.