Il colosso dello streaming Netflix è diventato tale grazie alla sua capacità di attrarre, coltivare e far crescere i migliori talenti. Ma qual è il suo segreto?
Secondo Reed Hastings, co-fondatore e CEO dell’azienda nota per l’inconfondibile “Tu-Dum”, il merito è di una cultura organizzativa fondata sui valori della libertà e della responsabilità. Hastings afferma: “Per creare un gruppo vincente e innovativo, tutti devono ricevere continuamente dei messaggi per migliorare.”
Il vero ingrediente segreto del successo di Netflix è quindi la cultura del feedback: un sistema di comunicazione basato su ritorni chiari, pratici e sinceri, integrati nel tessuto quotidiano dell’azienda.
Cos'è la cultura del feedback?
Con il termine cultura del feedback si intende un approccio organizzativo che valorizza la comunicazione aperta e continua tra colleghi, team e funzioni. L’obiettivo è quello di promuovere un ambiente di lavoro collaborativo e orizzontale, dove i feedback non seguono solo flussi top-down, ma anche bottom-up e peer-to-peer.
Una cultura del feedback efficace si fonda su 5 pilastri fondamentali:
1. Focus sul miglioramento
Il feedback non deve concentrarsi su errori o comportamenti passati, ma guardare al futuro. Deve offrire spunti di riflessione su cosa e come migliorare, proponendo suggerimenti pratici e costruttivi. L’obiettivo non è giudicare ciò che è stato, ma stimolare un cambiamento positivo da questo momento in avanti.
2. Dialogo costante
Più le persone sono incoraggiate a chiedere feedback, più saranno inclini a darlo e a riceverne. Si genera così un circolo virtuoso di scambio continuo, dove il feedback diventa uno strumento quotidiano per crescere, trovare soluzioni e sviluppare nuove idee. Il dialogo costante rafforza la fiducia reciproca e consolida la cultura del confronto.
3. Ascolto autentico
Dare feedback è importante, ma saperli ricevere lo è altrettanto. Un ascolto attivo, privo di interruzioni e pregiudizi, consente al mittente di esprimersi con efficacia e al destinatario di cogliere appieno il valore del messaggio. L’ascolto rappresenta il terreno fertile in cui il feedback può attecchire e generare valore.
4. Gratitudine
Il feedback non va vissuto come un giudizio o una critica, bensì come un dono: un’opportunità di crescita offerta da chi, con rispetto e spirito costruttivo, desidera contribuire allo sviluppo altrui. Esprimere gratitudine per un feedback ricevuto – anche se critico – aiuta a consolidare relazioni professionali basate sulla fiducia e sulla collaborazione.
5. Leadership result-driven
In un contesto in cui autonomia, flessibilità e responsabilità in azienda diventano sempre più centrali, una leadership orientata ai risultati deve essere sostenuta da un sistema di feedback continuo. Il ruolo di manager e team leader si trasforma: diventano coach e role model, chiamati a:
- fornire feedback costruttivi e orientati al potenziale delle persone;
- essere i primi a richiedere, in modo strutturato e ricorrente, feedback sul proprio operato.
Ripensando a Netflix, all’interno dell’azienda tutte le persone sono libere di esprimere quotidianamente il loro pensiero con i colleghi, le colleghe ed il team manageriale, a patto che il messaggio sia sincero, pratico e costruttivo.
L’azienda afferma di voler “coltivare il dissenso”, valorizzando idee divergenti come opportunità per innovare; per mettere a terra e rendere concreta questa filosofia, l’azienda invita i team leader a ricercare opinioni diverse dalle proprie ed ascoltare le persone ad ogni livello.
Perché è importante promuovere una cultura del feedback in azienda
Costruire una cultura del feedback aziendale genera numerosi vantaggi, sia a livello individuale che collettivo:
- Miglioramento delle performance individuali
Ricevere in modo continuo dei consigli su come si potrebbe ripensare una situazione o svolgere un'azione permettere di migliorare le proprie performance, prevenendo dei possibili errori e riducendo drasticamente la probabilità che si verifichino. I feedback, inoltre, non sono delle mere indicazioni operative ma delle vere e proprie occasioni di apprendimento, in grado di permettere un continuo sviluppo delle hard e soft skills.
- Sviluppo personale e professionale
La cultura del feedback contribuisce alla crescita professionale dell’individuo favorendo l’acquisizione di nuove competenze ed abilità che possono portare a delle opportunità di carriera. Ma la crescita non riguarda solo la sfera aziendale: quanto viene acquisito permette alle persone di evolversi anche nella sua sfera privata. Ne sono esempio il miglioramento delle capacità di osservazione e di ascolto, lo sviluppo di una maggiore consapevolezza di sé e degli altri ed una migliore gestione delle relazioni.
- Miglioramento delle performance di team
È importante che i membri di un team siano costantemente allineati su obiettivi e comportamenti, propri e del gruppo. All’interno di un contesto che promuove lo scambio di feedback è possibile discutere frequentemente sul contributo di ognuno rispetto alle proprie priorità e quelle del gruppo, non con l’obiettivo di giudicare le prestazioni ma di definire delle nuove priorità o adeguando quelle già assegnate.
- Miglioramento del benessere e del clima
La costruzione di un ambiente in cui le persone si sentono sicure nel condividere e ricevere dei feedback rafforza la fiducia reciproca, fondamentale per il funzionamento efficace di un team. Ma non solo, poiché tale beneficio influenza anche il clima organizzativo ed il benessere generale: quando le persone sentono di essere ascoltate, sentono che la loro voce vale e che i loro contributi sono apprezzati, aumenta il senso di appartenenza ed il livello di soddisfazione sul lavoro. A tutto questo ne consegue una generale riduzione dello stress ed un miglioramento della salute psicofisica dei collaboratori e delle collaboratrici.
- Migliore capacità nell’affrontare l’ambiente esterno
Le organizzazioni sono consapevoli che, a seguito della forte accelerazione dello sviluppo dei mercati e dei competitor, non è più sufficiente aspettare 12 mesi per valutare “come sta andando”: oggi il contesto competitivo è dinamico ed imprevedibile ed i sistemi di performance management che prevedono un incontro annuale di feedback sono diventati dei lussi che le imprese non si possono più permettere. Diventa sempre più impellente il bisogno di predisporre e diffondere sistemi e processi tali da generare una cultura del feedback sempre più strutturata, in grado di rendere il feedback un’attività parallela alle mansioni lavorative quotidiane.
Come costruire una cultura del feedback efficace
Promuovere una cultura del feedback all'interno delle organizzazioni non è un compito semplice o immediato: si tratta infatti di un processo complesso, che richiede interventi mirati sia sulle dimensioni visibili della struttura organizzativa, sia su quelle più profonde e spesso invisibili. Per costruire una cultura del feedback realmente efficace e duratura, è fondamentale seguire alcuni passaggi chiave. Ecco i principali:
- Valutare il punto di partenza
Il primo passo consiste nel comprendere come il feedback viene attualmente percepito e gestito all'interno dell’organizzazione. Raccogliere le opinioni delle persone – tramite strumenti come analisi di clima, focus group e sondaggi – consente di identificare chiaramente i punti di forza e le aree che necessitano di miglioramento. Questa fase diagnostica è essenziale per costruire una base solida su cui intervenire.
- Generare dei role model
Creare un clima aziendale fondato su apertura, fiducia e libertà d'espressione è un requisito imprescindibile. Per farlo, è necessario che manager e team leader diventino veri e propri role model, capaci di rappresentare con coerenza i valori della cultura del feedback. Quando i collaboratori e le collaboratrici riconoscono nei propri responsabili un comportamento esemplare, saranno molto più inclini ad adottare a loro volta le stesse pratiche di scambio e ascolto.
- Formare e sensibilizzare
La formazione riveste un ruolo centrale. Melissa Eisler, coach e membro del Forbes Council, sottolinea che “occorre creare nell’organizzazione una comprensione condivisa di che cosa sia il feedback e quale sia il suo scopo”. È quindi fondamentale accompagnare le persone in un percorso di apprendimento che favorisca la diffusione di una cultura del feedback coerente e partecipata, basata su consapevolezza e competenza.
- Rendere il feedback una pratica regolare
Affinché la cultura del feedback diventi parte integrante della vita aziendale, non può essere relegata a momenti sporadici o a colloqui annuali. Deve invece trasformarsi in un’abitudine strutturata e costante. Prevedere sessioni di feedback con regolarità – siano esse formali o informali, one-to-one o di team – permette di consolidare una comunicazione continua, aperta, autentica e rispettosa. Solo così il feedback può diventare uno strumento quotidiano di miglioramento, sviluppo e crescita condivisa.
Il futuro del lavoro passa dalla cultura del feedback
Costruire una solida cultura del feedback in azienda è una sfida complessa, ma porta con sé enormi benefici in termini di crescita, innovazione e benessere organizzativo. Con il supporto di Zeta Service Eleva, molte realtà stanno facendo importanti passi avanti, trasformandosi in veri e propri ecosistemi di sviluppo continuo e scambi costruttivi.