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5 maggio 2020 Decreto per la fase 2: le novità per il mondo del lavoro
Aggiornamenti COVID-19

Decreto per la fase 2: le novità per il mondo del lavoro

Il Dpcm del 26 aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dispone nuove regole per il mondo del lavoro. Ecco cosa cambia dal 4 maggio

Il Dpcm del 26 aprile pubblicato in Gazzetta Ufficiale: cosa cambia per imprese e lavoratori 

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 27 Aprile 2020 il Dpcm del 26/04/20 volto a disciplinare la cosiddetta “Fase 2” a partire dal 4 Maggio 2020. Vediamo quali sono le novità per il mondo del lavoro.
Rimangono sospese:

  • le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (dettagliate nell’allegato 1 del provvedimento);
  • le attività di ristorazione, quali bar, ristoranti, salvo la possibilità di preparare cibo ai fini dell’asporto;
  • le palestre, i centri termali;
  • i servizi alla persona (parrucchieri, estetiste etc);

Restano invece garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l'attività del settore agricolo e zootecnico. 

Emergenza Coronavirus e fase 2, le indicazioni per i datori di lavoro privati

Per i datori di lavoro privati rimane ferma la raccomandazione di far svolgere il più possibile la prestazione in modalità di smart working anche in assenza di accordo individuale, fermo restando l’obbligo relativo all’informativa sulla sicurezza da condividere anche in modalità telematica. Inoltre si raccomanda la promozione della fruizione dei congedi e delle ferie. Vengono poi riviste le attività che potranno riprendere, con un elenco di codici ateco all’interno dell’allegato 3.
Per le attività produttive sospese, viene comunque prevista la possibilità previa comunicazione al Prefetto, di accedere ai locali aziendali per lo svolgimento di attività di vigilanza, di attività conservative e di manutenzione, di gestione dei pagamenti, di pulizia e sanificazione, ovvero le attività di spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione di beni e forniture. Inoltre le attività produttive sospese possono comunque proseguire attraverso la modalità dello smart working.
Le imprese che possono invece riprendere la propria attività dovranno rispettare le misure per contenere la diffusione del contagio previste nel protocollo sottoscritto tra il governo e le parti sociali (allegato 6 del Dpcm).

Coronavirus: nella fase 2 cambiano le norme per i lavoratori transfrontalieri 

Vengono inoltre autorizzati i lavoratori transfrontalieri all’ingresso e all’uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi di lavoro e il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora. Le nuove disposizioni sono in vigore dal 4 Maggio al 17 Maggio.