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14 dicembre 2020 Caffè #5| La nuova mobilità, tra Engagement e Responsabilità Sociale
I caffè di Eleva

Caffè #5| La nuova mobilità, tra Engagement e Responsabilità Sociale

I nostri caffè sono conversazioni brevi e informali. Quindici minuti, un paio di volte al mese, per esplorare nuovi e diversi punti di vista, guardare cosa c’è “fuori” e farci ispirare. Le dirette sono alle 11 di mattina su LinkedIn: puoi seguire la nostra pagina per tutti i nuovi appuntamenti.

 

Abbiamo preso un caffè con Federico Parolotto, co-founder e Senior Partner di MIC – Mobility In Chain, studio internazionale che si occupa di pianificazione dei trasporti.

Con lui abbiamo parlato di come sta cambiando la mobilità delle persone e quali opportunità possono manifestarsi per le imprese.

Qui sotto riportiamo un breve riassunto della conversazione. Se preferisci, puoi preparare un caffè e passare alcuni minuti con noi, riguardando il video.

 

LA MOBILITÀ: TEMPO PERSO, TEMPO RITROVATO, TEMPO DI QUALITÀ

Il tempo impiegato per andare da casa al lavoro e la modalità degli spostamenti hanno un grande impatto sulla qualità della vita e sul work-life balance, tanto da essere uno dei fattori determinanti nella scelta di un posto di lavoro.

Il tema non smette di essere centrale. Smart Working e lavoro a distanza sono qui per restare: rappresentano un cambio di paradigma duraturo per molte aziende che anche dopo il Covid adotteranno modelli ibridi tra lavoro a distanza e in presenza.

Il tempo risparmiato per gli spostamenti è sicuramente vissuto come uno dei fattori più positivi del Remote Working, ma non basta. Come sostiene Richard Sennet, il lavoro da remoto porta con sé una componente di alienazione, di distacco emotivo rispetto ad azienda, colleghi e lavoro che non è compensato dall’eliminazione del commuting: serve una visione più ampia rispetto al benessere delle persone.

Il tempo dedicato agli spostamenti può essere tempo di qualità, può diventare tempo attivo, vissuto e non perso: pensiamo a come la durata di un viaggio possa essere usata per attività lavorative o di piacere, o ancora per svolgere attività fisica.

 

LE OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE: ENGAGEMENT E SOSTENIBILITÀ

Una buona gestione della mobilità può quindi incidere tanto sulla reputazione esterna dell’azienda quanto sulla percezione dei collaboratori e sul loro benessere. È sostanzialmente uno strumento di welfare che incide sul rapporto di ogni persona con il proprio lavoro.

Il secondo, grande impatto è legato alla Corporate Social Responsability e, più in particolare, all’impegno di ogni azienda nell’affrontare la crisi ambientale. Un buon piano di mobilità può aiutare a ridurre molto le emissioni che dipendono in gran parte dagli spostamenti privati verso il luogo di lavoro.

Sviluppare un Green Travel Plan significa pianificare diversi interventi che vanno da incentivi per l’uso dei mezzi pubblici e delle biciclette all’uso di software con meccanismi di gratificazione per chi più contribuisce al calo di emissioni. I vantaggi in termini di benessere, work-life balance, reputazione dell’azienda e impatto ambientale possono essere enormi.

Fondamentale in questo quadro può essere la figura del Mobility Manager. Le legge italiana l’ha introdotto fin dal 1998 (Decreto Ronchi), ma questo ruolo viene spesso percepito dalle aziende come un mera figura formale. Un Mobility Manager a disposizione dell’intera azienda potrebbe, invece, essere determinante: una migliore distribuzione delle presenze in ufficio e orari di entrata e uscita diversificati possono impattare positivamente sulla qualità della vita e del lavoro di tutti.

 

ALCUNI CONSIGLI

Introdurre una nuova figura o sviluppare piani di trasporto ambiziosi può essere un processo lungo e complesso. Cosa può fare un’azienda per avere un impatto immediato e a basso costo?

Federico Parolotto ci ha indicato due buone pratiche da seguire:

  • Coinvolgi e ascolta le persone! Comincia da una survey per mappare le propensioni agli spostamenti delle persone, le loro abitudini e sondare nuove possibilità. Un’indagine strutturata sulla popolazione può dare molti spunti sia per soluzioni strategiche a lungo termine sia per soluzioni nel breve periodo.
  • Rendi la tua azienda più ciclabile prevendendo, ad esempio, rastrelliere per bici e se possibile docce e spogliatoi. In alternativa, dai un contributo pubblico allo sviluppo delle piste ciclabili comunali: con un costo contenuto l’azienda investe su un migliore rapporto con città e territorio.

 

E tu come fai nella tua azienda?

Se vuoi raccontarci la tua esperienza, approfondire i temi dell’intervista o suggerirci nuove conversazioni, scrivici a pausa.caffe@zetaservice.com

 

Puoi riguardare tutta la conversazione con Federico Parolotto qui sotto. Buon caffè!