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30 novembre 2022 FORMARSI NELL'ERA SMART: QUALCOSA È CAMBIATO DAVVERO
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FORMARSI NELL'ERA SMART: QUALCOSA È CAMBIATO DAVVERO

Le riflessioni che seguono sono frutto di un caffè preso con Edoardo Gironi, Founder & CEO di APPrendere. Puoi rivedere l'intera conversazione sulla nostra pagina LinkedIn.

Quando si parla di formazione – specialmente in ambito aziendale – si fa spesso riferimento a modalità tradizionali e consolidati. Eppure il nostro modo di apprendere è molto cambiato rispetto al passato: in generale è cambiato il nostro modo di fare le cose e quindi anche la formazione non può essere impermeabile al cambiamento. Nuovi strumenti, nuove modalità di interazione e di gestione del nostro tempo hanno effetti sul modo in cui stiamo “in aula” - mettendo anche in discussione il concetto stesso di aula.

La sfida della formazione attuale riguarda tanto la multimedialità (i diversi canali multimediali) quanto la multimodalità (avere a disposizione tanti modi differenti di fare formazione). In ottica futura, possiamo immaginare il processo di formazione come sempre più personalizzato, dove ognuno ha libertà di scelta sulle modalità che ritiene più consone alle proprie attitudini.In questo senso le funzioni HR dovrebbero guardare in modo diverso le persone a cui si rivolgono le attività formative. Ognuno di noi è diverso e questo aspetto deve essere tenuto in considerazione da chi si occupa di formazione. Per questo motivo in ottica futura sarà sempre più importante conoscere bene chi sono i nostri interlocutori. Non si tratta di ritagliare un percorso di formazione ad personam (sarebbe ingestibile!) ma di tracciare degli “identikit” di diverse tipologie di partecipanti alla formazione. Uno strumento può venirci in aiuto dal mondo del marketing: lo strumento delle “Personas”.

In generale è sempre una buona idea trarre spunto anche da altri settori al di fuori delle Risorse Umane: prendere strumenti dai colleghi che si occupano di marketing e design, ad esempio, ricordandoci che i diversi strumenti che abbiamo a disposizione non sono più vincolati alle singole figure professionali.

Il punto di partenza deve essere l’obiettivo di cambiamento atteso, e sulla base di quelle potremo sviluppare percorsi formativi davvero utili. Senza per forza dover attivare strumenti complessi e costosi, ma mettendo al servizio del cambiamento gli strumenti già a nostra disposizione. L’aula insomma può essere integrata anche con dei pdf su Teams, con un gruppo di discussione whatsapp, con dei video… lasciando alle persone una maggiore possibilità di personalizzazione dell’esperienza di apprendimento.

Nella tua azienda sai come monitorare il buon andamento della formazione? Quali nuove possibilità hai sperimentato?