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28 settembre 2022 SENTIRSI AL SICURO
Eleva Case History

SENTIRSI AL SICURO

«Una cosa gli uomini temono più di tutto: fare un passo nuovo, dire una parola propria». Dostoevskij

Quante volte sul luogo di lavoro capita di non fare una domanda, di non suggerire un’idea oppure vergognarsi a parlare di una problematica personale o chiedere aiuto per paura di sembrare ridicol*?

Gli studiosi parlano di sicurezza psicologica quando le persone si sentono a loro agio nell’esprimere i propri bisogni, richieste.

Un individuo si sente psicologicamente al sicuro nell’esporsi, sapendo che gli altri membri del gruppo non lo sminuiranno o esporranno a minaccia se chiede aiuto o feedback, se commette errori o se vuol proporre qualcosa di nuovo.

Secondo la ricerca (una fonte consigliata: People Management Report, The Predictive Index, 2021) , le persone che si sentono psicologicamente sicure nel loro team e riconoscono nel gruppo i valori dell’inclusione e dell’empatia hanno meno probabilità di lasciare il lavoro. Non solo, in un ambiente “sicuro” vengono favorite la creatività e l’innovazione. Al contrario, invece, in un contesto in cui non siamo a nostro agio, le  capacità di problem solving, apprendimento e cooperazione vengono inibite.

COME SI FA A SVILUPPARE LA SICUREZZA PSICOLOGICA?

Possiamo indicare alcune linee guida per lavorare sulla sicurezza psicologica al lavoro.

  1. Dando centralità dei bisogni delle persone

Questo approccio non è per nulla scontato, perché si fonda sulla permeabilità dei diversi ambiti della vita di ciascuno di noi, senza che siano più considerati dei compartimenti sconnessi tra loro. Rendere esplicito che il benessere sul lavoro influenzi il benessere complessivo della persona, e viceversa, richiede un nuovo modo di guardare e comprendere i bisogni e le aspettative dei propri collaboratori.

Alcuni progetti? Noi di  Zeta Service Eleva abbiamo aiutato le aziende ad ascoltare i bisogni delle persone tramite survey per l’analisi del clima aziendale o dei piani welfare. In alcune realtà ha funzionato molto bene l’introduzione di Ambassadors interni che svolgano una costante opera di ascolto dei colleghi in modo informale.

  1. Diffondendo una cultura che de-stigmatizza la salute mentale a lavoro

Il tema della salute mentale è sempre più sentito, e fortemente correlato a clima aziendale e prestazioni lavorative. Normalizzare la presenza della dimensione umana e psicologica nelle prassi e nei processi organizzativi significa creare un clima in cui le persone si sentano davvero sicure di poter alzare la mano, porre domande, esprimere difficoltà.

Alcuni progetti? Noi di Service Eleva abbiamo costruito campagne di comunicazione interna e programmi di webinar per introdurre il discorso dall’alto, e far sentire le persone a proprio agio nel partecipare anche prima di esporsi in prima persona. Un secondo step può essere in genere l’introduzione di sportelli anonimi di counseling o sostegno psicologico.

  1. Investire sul ruolo che gioca la leadership.

Ascoltare e creare un ambiente aperto al dialogo con i propri collaboratori, che normalizzi e che sia quindi aperto ai rischi di natura psicologica gioca un ruolo strategico essenziale legittima il fatto che si possa parlare di malessere emotivo.

È a partire da chi è leader che è possibile costruire un ambiente di lavoro sicuro da un punto di vista psicologico.

Alcuni progetti? Noi di Zeta Service Eleva abbiamo proposto percorsi di formazione, group coaching, 1:1, con manager e responsabili a tutti i livelli su una cultura basata sull’ascolto, sulla capacità di fare domande e dare feedback e – in generale – di relazionarsi con i collaboratori con consapevolezza emotiva ed empatia.

E tu,nella tua azienda ti senti sempre a tuo agio nel “dire la tua”?